[La concezione personalistica del matrimonio, recepita dal vigente Codice di diritto canonico nella linea di una riflessione magisteriale che dalla enciclica Casti connubii giunge al Vaticano II, trova ancora difficoltà ad affermarsi pienamente nella prassi dei tribunali ecclesiastici relativa alle cause di nullità matrimoniale. Muovendo da questa costatazione Cormac Burke, giudice della Rota Romana, delinea i tratti del personalismo coniugale, chiarendo nella loro pregnanza umano-soprannaturale note essenziali come il bene degli sposi e la mutua donazione aperta alla vita, che sono precisamente i fini del matrimonio cristiano.