Italian, Marriage - theological

Il "remedium concupiscentiae" nella Teologia del Matrimonio: profilo storico-critico (Annales Theologici 21 (2007): 299-340)

ABSTRACT
[[ Fino al Concilio Vaticano l'espressione remedium concupiscentiae indicava uno dei fini secondari del matrimonio, tradizionalmente inteso come una sorta di "legittimazione" della sessualità disordinata. Quest'articolo si propone di corregere una tale impostazione, che comporta una visione distorta della santità matrimoniale, riprendendo la dottrina agostiniana e tomassiana, e anche la teologia del corpo di Giovanni Paolo II. Qui si sostiene che la concupiscenza (che è diversa dal vero amore sessuale) è una forza che bisogna combattere e andare via via purificando nella vita matrimoniale, in tal modo che i coniugi si aprano reciprocamente nel dono di sé. Il matrimonio diventa così una chiamata alla crescita nell'amore, in uno sforzo degli sposi, sorretti dalla grazia, per conquistare la purezza e la casta donazione che è propria dell'originale condizione sessuale-coniugale umana. ]]

Sant'Agostino e la Sessualità Coniugale [1] (Annales Theologici 5 (1991) 185-206)

Sant'Agostino e la Sessualità Coniugale [1] (Annales Theologici 5 (1991) 185-206)

Nessuno ha mai messo in dubbio la genialità del pensiero di Sant'Agostino. Ciò nonostante, alcuni sostengono che non era privo di una vena di pessimismo, specialmente per quanto concerne la sessualità umana; e che l'influenza successiva di Agostino - in proporzione alla sua genialità - avrebbe segnato la dottrina della Chiesa, fino ai nostri giorni, con un'etica sessuale insufficiente e negativa. Tale giudizio - a mio parere - non è giusto né verso Sant'Agostino né verso la dottrina cattolica sulla morale sessuale.

La sacramentalità del matrimonio: riflessioni teologiche (Apollinaris 66 (1993) 315-338)

Nella Chiesa in questo momento storico vi sono molte persone la cui fede è assai debole o apparentemente non-esistente. Alcune professano di essere ancora cattolici, benché la loro pratica religiosa risulti molto difettosa se confrontata alle norme tradizionali. Di rado ricevono i sacramenti, vanno in Chiesa assai sporadicamente, la Messa domenicale non è certamente una pratica costante della loro vita. Altre persone, anch'esse pure battezzate nella Chiesa, non praticano in nessuna maniera, e tendono di fatto a descriversi come "non-credenti".

I Fini del Matrimonio: visione istituzionale o personalistica? (Annales Theologici 6 (1992), 227-254)

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Sommario: Il personalismo coniugale ed il Magistero - Il personalismo coniugale ed il Codice di Diritto Canonico - I fini del matrimonio - Due fini istituzionali interconnessi - Le due narrazione scritturistiche dell'istituzione - La natura del "bonum coniugum" - Aiuto mutuo: mutuo perfezionamento? - Il "bonum coniugum": più ampio dal "mutuum adiutorium" - Le esigenze del personalismo matrimoniale - Il personalismo del rapporto e della facoltà procreativa umana - Sintesi - Inseparabilità - Ulteriori prospettive

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