Riflessioni sul Canone 1095: Il Diritto Ecclesiastico 1991 (2-3), 406-427
Personalismo o individualismo?
Il "Bonum Coniugum" e il "Bonum Prolis": Fini o Proprieta' del Matrimonio? Apollinaris LXII (1990), 559-570
Il canone 1055 del nuovo Codice di Diritto Canonico presenta il matrimonio come indirizzato a due fini, essendo per sua natura ordinato "al bene dei coniugi e alla procreazione ed educazione della prole" [1].
Il contenuto del «Bonum Fidei», Apollinaris LXIV (1991), 649-666.
S. Tommaso insegna che "unitas pertinet ad fidem, sicut indivisio ad sacramentum" [1]. Sembra che queste parole, lette nel contesto del can. 1056 diano consistenza all'opinione che il "bonum fidei" e l'"unitas" siano sinonimi allo stesso modo in cui lo sono l'"indissolubilitas" e il "bonum sacramenti".
Ci si può inoltre domandare se l`espressione "coniugalis fidelitas" sia anch'essa sinonimo o no del "bonum fidei" e dell'"unitas". Il Gasparri sembra sostenga che questi tre termini, considerati teologicamente, esprimano lo stesso concetto: "Unitatem [theologi] dicunt "bonum fidei" seu fidelitatis, quod importat praecipue, ut pars, matrimonio legitime prius non soluto, non praesumat contrahere novum matrimonium, neque cum alia persona rem habeat" [2].
Progress in juridic science
Juridic science must progress, just as any other science. Otherwise it stagnates and loses vitality. By means of continuous reflection it needs to seek deeper insights on major questions that have always been at its very basis, such as the relation of truth and justice; or on the juridic treatment to be given to what may be considered new but are certainly not secondary themes, such as the definition and legal protection of human rights; or again on lesser but still important topics, such as the way of accelerating legal procedures without violation of due process or detriment to justice.